Dietoterapia

dieta paleo

Il termine Paleo indica un’alimentazione analoga a quella seguita dai nostri antenati cacciatori e raccoglitori nell’era Paleolitica. Essi si nutrivano esclusivamente di alimenti di origine animale (uova, carne, pesce) e vegetale (verdura, frutta e semi) disponibili in natura.

Attraverso le opportune modifiche, l’alimentazione Paleo si presta al trattamento di molte patologie su base infiammatoria poichè prevede l’esclusione degli alimenti contenenti le principali molecole infiammatorie (glutine del grano, caseina del latte, lectine dei legumi, solanine di melanzane, pomodori e peperoni).

IL TRATTAMENTO

Come funziona la dieta paleo?

Il trattamento proposto sarà fondato su 4 step progressivi nei quali la dieta Paleo si inserirà come scelta elettiva a livello nutrizionale. Le indicazioni alimentari dovranno però essere affiancare anche da un intervento integrativo mirato e da cambiamenti comportamentali al fine di ottenere l’abbassamento dell’infiammazione sistemica e, nel caso di patologie autoimmuni, il ripristino della salute intestinale che è scientificamente dimostrato essere implicata nella genesi e nell’aggravamento delle patologie autoimmuni.

I 4 step progressivi d’intervento possono essere così riassunti:

Stimoli Alimentari (Dieta Paleo)

  • tutti i cereali ad eccezione del riso
  • tutti gli alimenti latto-caseari per la presenza della proteina del latte caseina legumi
  • solanina: melanzane, pomodori, peperoncini, peperoni
  • carne di maiale

Stimoli Metabolici
Sarà importante migliorare l’obesità e l’insulino Resistenza che portano all’aumento del grado infiammatorio sistemico del corpo con conseguente peggioramento della patologia autoimmune.

Radicali liberi
Dovranno essere eliminati/ridotti il più possibile l’uso di alcol e fumo di sigaretta.

Mutazioni genetiche
Dovranno essere valutate e trattate eventuali mutazioni genetiche a carico del fegato (MTHFR e GST Glutatione S-transferasi) che portano ad un mal funzionamento epatico con aumento del grado infiammatorio sistemico e conseguente peggioramento della patologia autoimmune. 

Impiego di Farmaci
L’uso frequente/cronico di alcuni farmaci (antiacido gastrici, Antibiotici, Colestiramina) dovrebbe essere ridotto quando possibile.

Sostanze Tossiche
L’esposizione a sostanze tossiche ambientali ed alimentari (interferenti endocrini, metalli pesanti, inquinanti ambientali) dovrebbe essere ridotto il più possibile. 

Stress
Lo stress cronico protratto è direttamente coinvolto nella regolazione del sistema immunitario e, conseguentemente, nelle patologie autoimmuni

SIBO (small intestinal bacterial overgrowth)
Si tratta di una problematica fisio-patologica caratterizzata da aumento della concentrazione batterica nei tratti alti dell’intestino che provoca difficoltà digestive, gonfiore addominale e frequenti eruttazioni. Deve essere diagnosticata con test specifico di laboratorio e trattata farmacologicamente e/o con nutrizione specifica.

L’obiettivo del ripristino della normale funzionalità gastrointestinale viene raggiunto mediante l’uso di enzimi digestivi e specifiche modalità di cottura, al fine di colmare le carenze digestive e stimolare la corretta funzionalità del tratto digestivo. Si dovranno preferire verdure amare ripassate in padella con aglio e peperoncino, carne e pesce poco cotti, proteine animali presenti ad ogni pasto (anche a colazione) ed evitare alimenti ricchi di acqua come brodi o passati.
Quando l’intestino sarà disinfiammato si potrà procedere con l’uso di alimenti prebiotici (fibra, crauti, kefir d’acqua, yogurt di cocco o da latte di capra) e successivamente probiotici (fermenti lattici) fino al raggiungimento del normale equilibrio del microbiota intestinale.
Per garantire il ripristino e mantenimento del normale funzionamento intestinale nel tempo, sarà indispensabile intervenire a livello integrativo con sostanze cicatrizzanti intestinali come lo zinco, la Vitamina D e la Glutammina.
L’intervento proposto permetterà un miglioramento dei sintomi della patologia ed in caso di malattia autoimmune anche di prevenire l’esordio di una nuova autoimmunità a carico di un altro apparato.

Quando affidarsi alla Dieta Paleo?

LE PATOLOGIE CURABILI TRAMITE QUESTA ALIMENTAZIONE

Le più diffuse patologie con componente infiammatoria che possono trarre beneficio dall’alimentazione Paleo sono:

  • le malattie autoimmuni organo specifiche a carico del sistema endocrino (tiroidite di Hashimoto, malattia di Graves, Diabete Mellito di Tipo1)
  • le connettiviti e vasculiti autoimmuni non organo specifiche (Lupus – LES, Sindrome da Anticorpi Antifospolipidi – APS, Sclerosi sistemica, Sindrome di Sjogren, Artrite reumatoide)
  • le malattie da iperandrogenismo (acne, irsutismo, PCOS)